Il SENTIERO delle AMMONITI
Una “antica via” ben nota agli abitanti di Secchiano, nel cuore della Valle del Bosso, che corre
sul versante de “I Lecceti” che conduce, con opportune varianti, ai Piani di Monte Petrano.
Un sentiero percorso nel passato soprattutto da boscaioli e carbonai, per accedere ai fitti
boschi che si inerpicano dal fiume Bosso sul fianco di Monte Petrano, ma anche da cercatori di
funghi e cacciatori. Era percorso a fine ‘800 anche dal parroco di Secchiano, Don Mariano
Mariotti, che era un appassionato collezionista e studioso di fossili, in particolare di ammoniti.
Grazie alla “Carla” , la prima donna, che dopo alcuni secoli di potere maschile è diventata “ Presidente dell’Università Agraria degli Uomini Originari di Secchiano”, il progetto di far riscoprire questo sentiero è stato portato a compimento. Il 5 Agosto è stata inaugurata e benedetta la nuova passerella di accesso, ricostruita grazie al suo impegno.
Il sentiero 247 ( vedi mappa ) parte in corrispondenza della passerella sul fiume Bosso, poco a sud dell’ abitato di Secchiano lungo la provinciale SP 29 in direzione Pianello, indicato con il vecchio numero CAI 47.
Pannelli esplicativi in duplice lingua, preparati con l’ aiuto dei ragazzi delle classi medie di Cagli, accolgono gli escursionisti oltre il fiume
guidandoli su un tracciato lungo il quale è possibile osservare i vari livelli geologici e individuare ammoniti o frammenti di esse disperse in terra apprezzando il suggestivo panorama della Valle del Bosso.
Proseguendo, il tracciato si restringe assumendo l’originario aspetto di sentiero montano giungendo ad un pianoro su cui affiora l’antica formazione del “Rosso Ammonitico “ .
Proseguendo, il sentiero si inerpica sul fianco dei Lecceti e si congiunge al sentiero C.A.I. n. 74 che ,passando dalla “Fonte dei Brusceti”, raggiunge a quota + 670 la località “Le Smirre” e poi , scendendo a valle lungo la dorsale del Monte Cimentino, raggiunge nuovamente la SP 29 in Località “Molino di Secchiano”.